La verità sulla prima tranche dell’inchiesta “rimborsopoli”, sulle spese disinvolte e i rimborsi allegri in Consiglio regionale, sarà accertata da un Tribunale. La Procura generale di Reggio, con un provvedimento a firma dell’avvocato generale Francesco Scuderi, ha notificato l’avviso conclusione indagini a Giulio Serra, capogruppo di “Insieme per la Calabria”, e all’ex consigliere regionale Antonio Rappoccio. Nei confronti di entrambi è sostenuta l’accusa di peculato per aver gestito, in maniera illecita, circa 70mila euro di contributi concessi da Palazzo Campanella per i rimborsi istituzionali. Per gli inquirenti Giulio Serra e Antonio Rappoccio «in concorso avrebbero preso nel 2010 la disponibilità di un fondo 23mila e 500 euro, nel 2011 di 30mila e 500, nel 2012 di 16 e 500 consegnati al gruppo “Insieme per la Calabria”». L’avviso di conclusioni indagini per associazione semplice riguarda altre 19 persone legate a Rappoccio e facenti parte il suo entourage. Intanto, sulle spese dei gruppi il presidente del Consiglio Francesco Talarico ha inviato la risposta alla Corte dei Conti sul rendiconto dei gruppi del 2012: non sono stati trasmessi altri atti in quanto il Consiglio è legato alla legge del 2002 che prevede l’invio dei documenti solo in forma sintetica.
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