In un momento drammatico come quello attuale, con i continui tagli alle politiche sociali, a fronte dell’aumento esponenziale delle problematiche sociali, dalle disabilità al recupero dei tossicodipendenti, diventa ancora più decisivo il ruolo del volontariato, chiamato quasi sempre a supplire le mancanze dello stato. Ma anche fare volontariato è diventato più difficile, mancanza di risorse, impoverimento diffuso, una precarietà che attraversa le fasce più abbienti. E allora, per non disperdere questo immenso patrimonio, per assicurare la solidarietà, ecco che le associazioni di volontariato hanno pensato di mettersi in rete, di unire le energie per ottimizzare impegno e risorse. E cosi è nata una piattaforma solidale sul modello americano dell’hands on network, come ha sottolineato Rosa Pooro, ovvero un volontariato flessibile. Sarà costituita anche una agenda con le richieste provenienti dalle associazioni. Il progetto promosso da Francesco Porro dell’ACLI Parantoro e da Don Dante Bruno fondatore dell’associazione Regina Pacis. E proprio nella comunità terapeutica e casa famiglia di San Benedetto Ullano che si sono ritrovati i rappresentanti delle varie associazioni che hanno aderito all’iniziativa, tra cui Ndallanisha, Shkendija E Ullania, Oratorio Della Parrocchia Di San Giuseppe, Urban Center, Arca , Associazione Volontari Carabinieri di Montalto, Free Dog Social Team, ma anche i sindaci di Montalto, Ugo Gravina e di San Benedetto, Gianni Carnevale, a testimoniare l’importanza delle del volontariato sul territorio, come avviene alla Regina Pacis, un esempio di recupero e integrazione. Passaggi sottolineati anche da mons. Donato Oliverio, dell’Eparchia di Lungo durante la messa che ha aperto i lavori.
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