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A giudizio il Governatore
e l’assessore

  Il presidente della giunta regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti, e l’assessore al personale, Domenico Tallini, sono stati rinviati a giudizio per rispondere del reato di abuso d’ufficio a seguito dell’inchiesta sulla nomina della dirigente del Dipartimento controlli della Regione, Alessandra Sarlo. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, che ha invece prosciolto dalla medesima accusa il vice presidente dell’Ente, Antonella Stasi, “per non aver commesso il fatto”. Per Scopelliti e Tallini il processo avrà inizio il 4 novembre davanti al tribunale collegiale del capoluogo calabrese. Secondo la tesi della pubblica accusa, sarebbe stata irregolare la nomina a dirigente della Sarlo, che giunse nell’agosto 2011 dopo che era “andato a vuoto” un avviso interno per l’individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l’incarico nella nuova struttura Controlli. Alessandra Sarlo, che nel 2010 è stata per un breve periodo commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, e che rispetto a tale nomina è indagata per corruzione, è la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Infinito” e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano su presunti rapporti con la cosca Lampada operante nel capoluogo lombardo.

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