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Appello a Scopelliti
su zone franche urbane

Giancarlo Cancelleri

Il governo regionale e gli esponenti di tutte le forze politiche nazionali e locali si attivino  per evitare di perdere la grande opportunità della zone franche urbane il cui decreto attuativo è stato approvato il 19 marzo scorso dal Ministro dello Sviluppo grazie alla riprogrammazione dei fondi europei del periodo 2007-2013 ma che richiede la compartecipazione statale. E’ questo l’appello del senatore cosentino del Movimento 5 Stelle, Francesco Molinari.  In Calabria le ZFU sono sette : Crotone, Lamezia Terme, Rossano, Corigliano, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Le agevolazioni fiscali riguarderanno le micro e piccole imprese a patto che siano state costituite prima dell’istanza e siano attive all’interno della zona franca designata ; non devono, inoltre, essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. La piccola impresa deve avere almeno un dipendente che svolga a tempo pieno o parziale in loco la totalità delle ore lavorate e deve dimostrare di realizzare, nella ZFU, almeno un quarto del volume d’affari complessivo. Gli incentivi e le agevolazioni, nonché le modalità e i termini della loro concessione, saranno concesse secondo il regime “de minimis”, con tetto fissato a 200 mila euro. Per quanto riguarda l’esenzione dalle imposte sui redditi, si può arrivare fino a 100.000 euro per periodo d’imposta ; l’esenzione dall’Irap durerà 5 anni, senza limiti, salvo il tetto del “de minimis”.Quanto all’IMU, per i soli immobili utilizzati per l’attività economica ed ubicati nella ZFU, è prevista l’esenzione totale per 4 anni.Per i contributi previdenziali, per i soli contratti di lavoro a tempo indeterminato e con una validità di almeno un anno, è previsto l’esonero del versamento dei contributi, a condizione che  il 30% dei dipendenti sia ivi residente. I cittadini calabresi -  ricorda Molinari - dovranno gridare forte per farsi sentire da un’inetta classe politica locale che non riesce a soddisfare persino le istanze minime - come quelle relative alla gestione dei rifiuti edella sanità - di una società civile per scongiurare il rischio che questa formidabile opportunitàresti tale solo sulla carta, trasformandosi nell'ennesima occasione perduta invece di esserevolano per la ripresa economica e sociale del territorio calabrese.

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