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"Blue Call" patteggia
due anni

tribunale generico

Tommaso Veltri, ex titolare della Blue Call, grande impresa milanese che gestiva call center per "le primarie aziende italiane", sequestrata lo scorso novembre per l'infiltrazione della 'ndrangheta, ha patteggiato una pena di due anni, senza sospensione condizionale, ed ha anche deciso di versare 2mila euro, come risarcimento, all'associazione 'Libera' di Don Luigi Ciotti, che da anni contrasta le mafie. Oggi, inoltre, davanti al gup di Milano, Andrea Salemme, altri sette imputati, accusati, a vario titolo, di intestazione e trasferimento fraudolento di beni (in relazione alle quote della società) ed estorsione (reati tutti aggravati dalla finalità mafiosa) sono stati condannati a pene che vanno da un anno e due mesi a otto anni e sei mesi di carcere. Nata nel 2008 con 87 addetti, la Blue Call (sede a Cernusco sul Naviglio, Milano) nel 2010 aveva già 872 lavoratori. E proprio in quell'anno, stando alle indagini, quando il fatturato sfiorava i 14 milioni di euro, Umberto Bellocco, "giovane rampollo" di una delle più potenti famiglie della Piana di Gioia Tauro, decise di entrare coi suoi uomini nell'azienda, "senza mettere un euro", e in poco più di un anno, stando all'ordinanza d'arresto, ne assunse il controllo 'divorando' l'azienda: nel giro di due anni 600 lavoratori vennero mandati a casa. (ANSA).

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