Nel marasma generale in cui versa il settore trasporti in questa regione un piccolo segnale di speranza. Da lunedi la Calabria e la Puglia torneranno ad essere collegate da un treno. Incredibile che nel 2013 debba essere salutato come 'evento' un normale collegamento ferroviario tra due regioni limitrofe. Purtroppo è cosi. Nel tempo Trenitalia, grazie al silenzio complice delle altre istituzioni, ha smantellato quel minimo di servizi che rendeva questa regione parte integrante del paese, sebbene sempre in condizioni di subalternità, di qualità inferiore, bastava guardare le carrozze utilizzate per questo angolo di sud per capire che no, non eravamo alla pari, ma tant’è, da buon medionali eravamo e siamo abituati a penare, però almeno si poteva viaggiare. Poi - come ricorda Antonio Guerrieri, presidente del CIUFER - negli ultimi anni sulla linea adriatica si è deciso di sopprimere tutto, e cosi addio ai 4 treni a lunga percorrenza Reggio Calabria Taranto, Bari, Lecce, addio ai treni da Crotone, Cosenza e Sibari verso la Puglia e la Basilicata compresa visto che si trova in mezzo. Un black out che non si registrava da prima dell’unità d’Italia. Nel frattempo ci si è barcamenati con un espresso, imprendibile per gli orari, ma anche per le condizioni igienico sanitarie e con qualche pulman, lavori statale 106 permettendo. Disagi per i cittadini calabresi e siciliani in primis, tanti, tantissimi per i territori penalizzati su tutti i fronti anche quello turistico. Poi qualche sprazzo di buon senso e si è deciso di istituire un nuovo collegamento ferroviario, un treno che entrerà in servizio lunedi Partirà da Reggio Calabria alle 12.00 si fermerà nei principali centri lungo la linea jonica e arriverà a Taranto alle 19.05 consentendo la coincidenza con un intercity notte per Milano. Discorso analogo per il percorso inverso. Ebbene nel salutare con favore l’istituzione del collegamento il comitato italiano utenti ferrovie regionali ha però rilevato una criticità e avanzato una proposta ai ministri dei trasporti e della coesione sociale perché venga spostato il capolinea da Reggio a Villa San Giovanni, per consentire a tanti viaggiatori anche da e per la Sicilia di poterlo utilizzare. Non cambierebbe assolutamente il tracciato orario - scrive il presidente del CIUFER Antonio Guerrieri – e non comporta spese, ma darebbe la possibilità a più persone di usufruire del servizio. Una richiesta di assoluto buon senso, concreta, fattibile. L’auspicio è che chi di competenza provveda, almeno in questo visto che qui le Frecce e Italo restano un miraggio.
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