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E' calato il silenzio
appello del sindaco

Dopo il clamore mediatico, il silenzio. Nessuno sembra preoccuparsi più degli scavi di Sibari devastati nel gennaio scorso dalla violenta esondazione del Crati. Il sindaco di Cassano all’Ionio, Giovanni Papasso, torna alla carica con una lettera indirizzata al presidente della regione,  Giuseppe Scopelliti  e all’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri. “Con le risorse economiche stanziate – ha affermato il Sindaco Papasso - si è  provveduto  a ripulire parzialmente dal fango gli scavi, aprendo un minimo di percorso per i turisti, che cominciano ad affollare l’area archeologica più vasta ed importante della Calabria. Ciononostante,  il problema rimane irrisolto e  molto resta ancora da fare per riportare il Parco Archeologico di Sibari all’antico splendore. Occorrono nuove e più considerevoli risorse per il ritorno alla normalità e, soprattutto, per avviare politiche concrete di valorizzazione e promozione, in grado di proiettare a livello europeo e mondiale la   valenza storica e culturale del sito. Questo per le ricadute  positive che ne potrebbero derivare non solo per la  mia Città , ma per l’intera Calabria”. Il sindaco chiede al governo regionale di compiere ogni sforzo, in tempi rapidi, per individuare nuove risorse economiche, utili al completamento dei lavori di ripristino del sito e per evitare che sulla sua vicenda possa cadere l’oblio, vanificando il sogno  della piena valorizzazione dell’Area Archeologica di Sibari che Cassano insegue, a giusta ragione, da molti anni.

 

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