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Confessione choc:
«L’ho bruciata viva»

Per tutta la notte il “baby-assassino” ha continuato a riempire verbali davanti ai carabinieri. «L’ho uccisa –ha detto –per - ché abbiamo litigato, rinfacciandoci “scappatelle”. Lei mi ha insultato e io ho perso il controllo... ». Non ha confessato subito. Ha scelto un sentiero tortuoso per svelare come e perché ha massacrato la fidanzata Fabiana Luzzi, 16 anni. La trama confusa dell’orrore è stata “rischiarata” da particolari cruenti che hanno consolidato i temi portati già a galla delle prime indagini: «Ero andato a prenderla a scuola, volevo che stessimo insieme per l’eternità. Invece lei...». Invece lei è morta. L’ha ammazzata proprio lui, con ferocia. Prima l’ha accoltellata e, poi, quando era ancora viva le ha dato fuoco. È stato lui stesso a svelare la sconvolgente sequenza del delitto al pm di Rossano, Maria Vallefuoco. E ieri il procuratore capo dei minori Beniamino Calabrese e il suo sostituto Simona Tartaglia hanno firmato un decreto di fermo per il ragazzo con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Nelle prossime ore la convalida e l’emissione di un’ordinanza cautelare.

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