Il personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Paola, diretto dal Vice Questore Aggiunto Dr.ssa Raffaella Pugliese, ha sequestrato un’intera area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, appartenente al Demanio Fluviale del torrente Isca, nel territorio del centro cittadino del Comune di Paola. Le indagini sono state eseguite nei confronti di Antonio e Vincenzo Serpa padre e figlio, titolari della impresa edile IF.BAU, rispettivamente fratello e nipote di Nella Serpa, attualmente detenuta e ritenuta reggente dell’omonima cosca di Paola, capeggiata da Mario Serpa, detenuto. Dall’esame della documentazione amministrativa e giudiziaria, gli investigatori dell’Anticrimine hanno appurato che, circa un decennio fa, il padre di Antonio Serpa, Vincenzo (ora deceduto), era stato condannato con sentenze irrevocabili per l’occupazione dell’area oggi sequestrata e per la realizzazione di manufatti abusivi, con ordine di demolizione delle opere e ripristino dello stato dei luoghi. Da allora, l’ordine di demolizione e ripristino, non solo non è stato mai eseguito ma anzi gli odierni indagati, senza titolo alcuno, proseguendo nell’illegittima occupazione, nel tempo, vi hanno realizzato nuove opere edilizie ubicandovi addirittura l’impresa edile IF BAU. Il Procuratore della Repubblica di Paola, Dr. Bruno GIORDANO, a conclusione delle specifiche indagini ha quindi richiesto il sequestro preventivo totalmente accolto dal GIP del Tribunale di Paola, indagandoli per gravi reati che vanno dal danneggiamento aggravato, alla deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi; dall’invasione di terreni al deturpamento di acque, terreni e fondi destinati ad uso pubblico; disponendo altresì la recinzione di tutta l’area e senza concederne la facoltà d’uso agli indagati. Il valore degli immobili abusivamente costruiti ed i beni pertinenti all’impresa IF.BAU di Vincenzo Serpa è ingente e si aggira intorno ad 800.000 Euro.