Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

No tessera a sindaco
scoppia la polemica

Gli rifiutano la tessera del PD e lui scrive ai vertici regionali e nazionali denunciando una ingiusta discriminazione. E’ quanto successo al sindaco di Sant’Agata D’Esaro, Luca Branda che si è visto rifiutare l’iscrizione al circolo del Partito Democratico. Motivo? "Tutelare l'immagine, la dignità e la tenuta del circolo". Una motivazione che il primo cittadino non accetta ed ecco cosa scrive ai dirigenti nazionali e regionali del partito: “La mia storia politica dimostra il mio aperto e forte sostegno al PD in occasione degli appuntamenti politici e delle scadenze a livello regionale del partito. Se possono esservi stati contrasti a livello locale, questi fanno parte del normale confronto politico. Una chiusura così netta non fa onore ad un partito che per sua stessa definizione è, deve essere, democratico e che per la storia che rappresenta e vuole rappresentare, dovrebbe essere il più possibile includente, maggiormente nei confronti di chi, come me, dimostra da sempre interesse verso i suoi principi fondativi, condivisione del suo Codice etico e della sua azione politica. Non può, contrariamente, chiudersi per essere gestito, così come viene inteso dai dirigenti del circolo di Sant'Agata di Esaro, da pochi "depositari della verità" che mostrano, in tal modo, la loro concezione privatistica e poco democratica della politica, credendo, oltretutto, di poter giudicare gli altri senza appello. Le "scomuniche" e le "epurazioni", in fondo – sottolinea Branda - dovrebbero far parte di una storia antica, ormai superata e sconfitta, che non può appartenere all'attuale PD, anche se questo sembra essere messo in dubbio dai dirigenti di Sant'Agata di Esaro. Infine, non certo come ultimo aspetto, rivendico un minimo di rispetto, che credo di meritare, oltre che per la carica di Sindaco che ricopro nel Comune di Sant'Agata di Esaro e per il mio ruolo di Presidente Provinciale dell'ANPI, poiché non sono né un delinquente né  un truffatore. Non posso, perciò, assolutamente accettare – scrive il sindaco Branda - che, tra le motivazioni inconsistenti dell'assurdo diniego alla mia richiesta d'iscrizione, venga scritto, in maniera sgradevole e offensiva. Nonostante questo, voglio rinnovare, oggi più che mai, la disponibilità a dare il mio contributo ad una nuova e auspicabile fase del Partito Democratico caratterizzata, pur nelle ben note difficoltà, dalle forti spinte innovative che in questo partito stanno finalmente emergendo e che, inevitabilmente, devono trovare spazio anche nella nostra regione”.

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