Quando il destino decide di giocare con gli esseri umani a volte può risultare tanto spietato quanto irriverente, quasi come un disegno diabolico. È il caso della famiglia Malescio di Acquaformosa, colpita da due tragici lutti avvenuti paradossalmente in maniera simile. L’ultimo, in ordine di tempo, quello che ieri ha colpito il 40enne Luigi Malescio, finito fuori strada con il suo trattore e rimasto vittima dello stesso mezzo agricolo, che in sostanza gli si è capovolto sopra senza lasciargli via di scampo. Ironia della sorte, un decennio addietro circostanze simili e per giunta lo stesso trattore portavano alla morte anche Angelo, papà di Luigi, rimasto vittima di un altro incidente lavorativo. Insomma, quando la sfortuna si accanisce a volte sembra davvero che ci sia poco da fare. Ieri, ad esempio, erano circa le 13 quando il giovane ha imboccato la via di casa, percorrendo la provinciale che collega Acquaformosa ad Altomonte, senza nemmeno immaginare quale crudele destino lo attendeva dietro l’angolo. Giunto in località Misericordia, l’agricoltore ha perso il controllo del mezzo – forse per un malore – ed è finito nella scarpata, finendo per restare incastrato sotto il pesante mezzo in maniera mortale. Quando nella comunità arbëreshe di Acquaformosa s’è diffusa la notizia, la rabbia per l’accaduto e lo stupore per la triste coincidenza che ha legato figlio e padre sono stati i sentimenti che si sono sprigionati, anche perché il giovane abitava con l’anziana madre e una sorella disabile, per cui la sua presenza in famiglia era da tutti ritenuta fondamentale. Tornando all’incidente, sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco di Castrovillari, che hanno svolto le operazioni di recupero del corpo, la polizia municipale di Acquaformosa, guidata da Domenico Capparelli e i carabinieri di Lungro e di Castrovillari, oltre al 118 di Lungro. Constatato il decesso (non è stata disposta autopsia), la salma dello sfortunato giovane è stata portata presso l’ospedale di Lungro.