Nel segno della continuità. I delegati che hanno preso parte all’un - dicesimo congresso regionale della Cisl che si è concluso ieri ad Amantea hanno rieletto alla guida del sindacato il segretario uscente Paolo Tramonti. Rinnovato in parte lo staff di segreteria che per il prossimo quadriennio sarà composto da Rosi Perrone, Domenico Cubello, Sergio Pititto e Giuseppe Lava. Gli oltre quattrocento delegati presenti, coordinati dal segretario confederale Luigi Sbarra, hanno preferito dunque seguire la strada tracciata da Tramonti che nel corso della sua relazione ha individuato le linee guida da seguire nel prossimo mandato. «Questo congresso della Cisl – ha spiegato il rieletto segretario regionale – si è svolto in un momento di profondi cambiamenti economici e sociali. È in corso la più grave crisi finanziaria del dopoguerra che ha modificato gli equilibri politici dell’intero pianeta. L’Europa deve uscire dal suo immobilismo, varando una proposta in grado di attivare una politica macroeconomica che sappia difendere la moneta ed aiutare lo sviluppo e la coesione sociale. I dati sono allarmanti: i giovani che non riescono a trovare un lavoro sono pari al 65 percento, i lavoratori precettori di sussidio di ammortizzatori sociali in deroga sono oltre 20 mila, mentre coloro che percepiscono un sostegno al reddito con ammortizzatori ordinari sono circa 90 mila. A tutto ciò dobbiamo aggiungere gli oltre 140 mila precari o con contratto atipico». «A questa realtà – ha concluso Tramonti – non sfugge la Calabria. È necessario un cambio di passo delle politiche regionali per non essere travolti dalla crisi e consegnare interi territori e popolazioni ad una rassegnazione in cui muoiono le speranze di ripresa e si spegne la fatica di chi nella crisi generale prova a resistere, impedendo il soppravvento del potere criminale e finanziario della ‘ndrangheta. Occorre mettere in campo una progettualità credibile ed efficace su opzioni strategiche di sviluppo che abbiano coerenza con le vocazioni produttive e naturali della Calabria attorno alla quale coinvolgere il sistema responsabilizzato delle autonomie locali e le migliori forze imprenditoriali, sociali e culturali della regione, mobilitando risorse ordinarie e comunitarie. Il primo punto deve essere l’occupazione. Per invertire il decorso della crisi che ha segnato l’Europa negli ultimi anni è necessario restituire dignità alle persone e per fare questo è fondamentale varare un piano per il lavoro che coinvolga non soltanto lo Stato, ma anche gli organismi locali». La rielezione di Tramonti è stata preceduta dall’intervento del segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni che ha parlato delle emergenze che affliggono la regione e soprattutto dell’impegno che spetta alla società civile ed ai singoli individui per fare in modo di risolvere definitivamente tali problematiche. Secondo lo stesso Bonanni è “prioritario attivare processi di collaborazione a livello istituzionale ed imprenditoriale per dare risposte la territorio”. Per il leader sindacale la parola d’ordine è cooperazione. «La Calabria –ha sottolineato Bonanni –non può che attendersi tutto il bene possibile da un’ampia cooperazione tra governo, poteri locali e parti sociali. Questa regione ha diverse urgenze che non convergono soltanto sull’occupazione, ma spaziano in altri delicati settori, come il radicamento infrastrutturale e la presenza oppressiva della criminalità organizzata. Solo un clima di cooperazione nuovo può favorire la crescita e lo sviluppo. In caso contrario si fanno soltanto polemiche su polemiche». Il consesso della Cisl si è concluso tra gli applausi. Il sindacato, almeno in Calabria, appare più determinato che mai nel riproporre la propria azione e contribuire così alla crescita ed allo sviluppo dell’intera regione.