La banda mascherata. La procura di Cosenza indaga per stringere il cerchio attorno ai quattro malviventi che hanno rapinato un’anziana donna di Luzzi sorpresa nella sua abitazione dopo una lunga preparazione del colpo. Nei giorni precedenti due volte una persona presentatasi come dipendente dell’ufficio postale cittadina aveva telefonato in casa degli attempati coniugi chiedendo se la signora ci fosse e soprattutto se fosse sola. E anche la mattina della rapina l’aveva fatto, tant’è che il marito era uscito di casa per recarsi dal medico e poi sarebbe passato anche dall’ufficio postale per verificare di persona perché stavano telefonando con tanta insistenza. L’ignara pensionata lo ha spiegato alla finta dipendente che aveva chiamato, così confermando ai malviventi che quella mattina era sola in casa. E perciò mettendo in azione i criminali, che si sono coperti il viso con delle maschere di carnevale, armandosi di fucili e anche d’una mitraglietta per rapinare una povera anziana sola. Sono riusciti con un inganno a farsi aprile la porta, entrando in casa e immobilizzando subito l’indifesa vecchietta che non avrebbe potuto opporre alcuna resistenza anche se lo avesse voluto. A prescindere da armi da guerra e violenza gratuita. La malcapitata è stata immobilizzata da uno dei “compari” mentre gli altri tre si sono mossi per la casa alla ricerca di denaro e oggetti preziosi che però non sono stati trovati da nessuna parte. Semplicemente perché non c’erano. Dopo una manciata d’i n t e rminabili minuti di terrore e sofferenza, quando hanno capito che maschere, telefonate, armi e tutto il resto erano stati inutili, per cercare di dare un senso alla rapina i malviventi hanno strappato dall’anulare della pensionata la fede nuziale e un altro anello di poco valore di mercato ma di grande significato per la povera vittima. Quindi se la sono svignata facendo perdere le loro tracce nelle strade della zona. Quando il marito è tornato a casa ha trovato la moglie immobilizzata lanciando immediatamente l’allarme che ha fatto scattare la caccia all’uomo da parte dei carabinieri del comando cittadino e della compagnia di Rende, che guidano le indagini coordinate in prima persona dal procuratore della Repubblica Dario Granieri. Nessuno si sbilancia, ma in base a quanto trapelato gli investigatori hanno già in mano più d’un elemento giudicato utile per stringere il cerchio attorno ai responsabili della rapina.