Sembrava che la discussione nel consiglio comunale aperto, dopo un sit avesse tranquillizzato gli animi, ma la crisi che morde e le risposte non arrivate hanno riacceso gli animi a San Giovanni in Fiore. Sono troppi i cittadini senza un lavoro, senza un reddito che non sanno come sopravvivere. E cosi i disoccupati sono tornati in municipio, ma questa volta decisi ad andare avanti nella protesta. Da ieri sera dieci di loro hanno deciso di ricorrere a forme estreme e hanno iniziato lo sciopero della fame e chiedono che qualcuno possa venire loro incontro. È gente disperata che si ritrova senza un lavoro, senza un euro in tasca e con una famiglia da mantenere. Il comune non ha mezzi nè strumenti per aiutarli. Il sindaco Antonio Barile pensa che l'unica soluzione possibile in questo momento sia il reddito minimo garantito. Certo, può essere una soluzione, ma fino a quando non verrà deciso a Roma,questa gente che cosa dovrà fare?
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