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Terna lascia Cosenza
allarme dei sindacati

elettrodotto

Un tavolo di concertazione con i sindaci del territorio per evitare un ulteriore scippo, l’ennesima beffa alla Calabria. E’ quanto chiedono le segreterie territoriali e comprensoriali di CGIl, CISL e UIL al presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio, di fronte alla decisione della TERNA - Rete Italia, gestore della rete di Alta Tensione di energia elettrica sul territorio nazionale, su concessione dello Stato, di smobilitare  i presidi di  Cosenza e Castrovillari trasferendo attività  e le relative risorse umane a Rotonda in Basilicata nell’ambito di una annunciata riorganizzazione. “Tale proposta, ove dovesse essere definitivamente attivata, provocherebbe sicuramente – affermano le organizzazioni sindacali - un marcato scadimento del servizio elettrico, l’allontanamento delle risorse oggi colà impegnate e le prospettive di future occasioni di lavoro per la Calabria. E’ il caso di segnalare che l’attività cui il personale è oggi impegnato, è indirizzato verso strutture ed impianti collocati fisicamente sul territorio calabrese, pertanto - concludono i sindacati -  tale progetto riorganizzativo suona come mera provocazione più che per razionale presidio di importantissime attività operative. Considerato la strategicità che gli impianti di TERNA hanno in funzione della trasmissione della produzione elettrica dei vari siti insistenti in Calabria  (Termo, Idro, Solare-fotovoltaico, eolico e biomasse), sottrarre l’occupazione relativa ai suddetti impianti risulta una scelta beffarda”.

 

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