Calabria

Martedì 30 Aprile 2024

Bimbo ipovedente cade
dalla finestra
mentre è a scuola

 «Commozione cerebrale» è scritto sul referto dei medici che hanno visitato e curato il piccolo Giuseppe (il nome, naturalmente, non è quello vero, ndc). Giuseppe ora sta meglio, è fuori pericolo, potrà guarire lentamente. I suoi genitori sono usciti da un incubo cominciato mercoledì scorso, giorno della ripresa delle attività didattiche dopo la pausa pasquale. Giuseppe ha cinque anni e frequenta l’ultimo anno della scuola dell’infanzia annessa all’Istituto comprensivo “Enrico De Nicola” di Castrovillari. Giuseppe, quel giorno, giocava come al solito. Poi, però, qualcosa è accaduto e saranno le indagini degli agenti del Commissariato cittadino, guidati dal vicequestore Giuseppe Zanfini ad accertarlo, Anzi, la dinamica sarebbe stata già ricostruita e l’informativa è fin sul tavolo del procuratore capo Franco Giacomantonio per le valutazioni del caso. Secondo una prima sommaria ricostruzione, il bambino, poco prima di mezzogiorno del 3 aprile, sarebbe salito su un cubo, uno di quei sedili colorati che vengono utilizzati nelle scuole materne, e, sfuggendo per cause da accertare alla vigilanza di insegnanti e collaboratori, si sarebbe affacciato sporgendosi troppo fino a precipitare rovinosamente all’esterno, nel cortile. L’a l l a rme è scattato immediatamente: il bimbo è stato subito soccorso dal personale educativo e di sostegno e poi trasportato, grazie alla veloce attività dei medici del “118”, all’ospedale di Castrovillari. I sanitari hanno anche disposto approfondimenti diagnostici all’“Annunziata” di Cosenza. a conclusione degli accertamenti è stata accertata una commozione cerebrale. Diagnosi che ha permesso di limitare in pochi giorni il periodo di guarigione. I genitori del bambino, assistiti da un legale di Cosenza, hanno presentato una articolata denuncia affinchè sia chiarita completamente la dinamica dell’incidente. Una ricostruzione che i detective del vicequestore Giuseppe Zanfini hanno già definito. È probabile che il legale della famiglia del bambino possa affidarsi anche a un consulente tecnico.

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