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Lo sfogo di Zambetti
"Boccassini peggio Di Pietro"

"'Sti cornuti, si fa presto a parlare con il c... degli altri, fanno quello che vogliono 'sti figli di p...di magistrati...la Boccassini!": si lamenta così Domenico Zambetti, l'ex assessore alla casa in carcere dallo scorso 10 ottobre con l'accusa di voto di scambio nell'ambito dell'inchiesta del pm della dda milanese Giuseppe D'Amico e del procuratore aggiunto Ilda Boccassini. L'intercettazione, ora sotto forma di brogliaccio, è avvenuta nella sala colloqui della casa di reclusione di Opera il 17 ottobre, durante un incontro tra l'ex assessore, la convivente e la figlia. Zambetti, da poco arrestato, si sfoga insultando anche i pm milanesi e dicendo alla compagna "io non centro un c... con questa storia. Ieri sono andati a sequestrare la cassetta di sicurezza, lo sai?". E ancora: "Per questo sono tranquillo, la mia è la verità, poi se credono ai delinquenti non lo so". L'ex assessore rivolgendosi alla donna, prosegue: "E' dopo che ci sono state le elezioni, perché questa roba qui è successa dopo le elezioni... è successo dopo. Mi hanno tirato un tranello a Magenta e io non sapevo e lo dicono pure. Che c... devo fare, ammazzargli i figli ed i nipoti? 'Sti cornuti, si fa presto a parlare con il c... degli altri, fanno quello che vogliono sti figli di p.... di magistrati...la Boccassini!''. E dopo che la convivente gli replica "...fa il suo mestiere..." lui attacca di nuovo: "ma che fa il suo mestiere, col cavolo!".

Ilda Boccassini ''é un'altra Di Pietro di tangentopoli...di tirannia! Peggio questa". E' uno degli sfoghi contro la magistratura milanese, in particolare contro il procuratore aggiunto di Milano Boccassini, di Domenico Zambetti, l'ex assessore della Lombardia alla Casa in carcere dallo scorso 10 ottobre con l'accusa di voto di scambio con la 'ndrangheta nell'ambito dell'inchiesta della Dda milanese. Zambetti secondo uno dei brogliacci delle intercettazioni agli atti dell'inchiesta lo scorso 28 novembre, nella sala colloqui della casa di reclusione di Opera, parlando con la convivente ed altri familiari attacca gli inquirenti, in special modo Ilda Boccassini, coordinatrice assieme al pm Giuseppe D'Amico dell'inchiesta della Dda che lo ha portato in carcere. "Il fatto vero - è un passaggio del discorso di Zambetti - che sulla storia mia è uscita soltanto la versione della Boccassini che ho comprato i voti da loro, che mi hanno dato quattromila voti per farmi eleggere come assessore. Uno non servivano i quattromila voti per essere eletto ..., secondo non sono diventato assessore ..., ottomila per diventare assessore io ..., quindi non è assolutamente in gioco sta roba qua. Quindi non è questo il discorso vero, fatto è che per noi ora c'é di mezzo questa Boccassini qua che comunque adesso arresta per 'ndrangheta da tutte le parti'". "Non solo abbiamo fatto la lotta alla 'ndrangheta prima, - ha proseguito l'ex assessore - adesso dobbiamo fare la lotta contro la magistratura... (...) E' il magistrato che è delinquente". A proposito delle conversazioni intercettate di Eugenio Costantino, uno dei boss arrestati, e che sono state fondamentali per la ricostruzione dei pm, Zambetti ha commentato: "Ha messo di mezzo anche altra gente, a fianco a me (in carcere, ndr) ci sta il fratello di Crespi, il sondaggista di Berlusconi (...). Ma quello non ha dato neanche un voto, ma stai scherzando! Cose che hanno sentito dentro la macchina di questo (...) Questa è l'unica cosa al mondo che non mi immaginavo! Ma proprio una roba (...). Il discorso vero è che stavano aspettando che andava giù la giunta Formigoni...".

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