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Ucciso in Costa Rica
interrogazione di Magorno

ernesto magorno pd

Riaccendere i riflettori su un cold case. Va in tale direzione l’interrogazione presentata dal deputato del PD cosentino, Ernesto Magorno ai Ministri di Grazia e Giustizia e degli Esteri, sulla vicenda di Giorgio Gallo, il cittadino italiano di 21 anni  che il 15 dicembre 2006, nella città di San Jose di Costa Rica, è stato rapinato del computer e barbaramente ucciso, con un colpo di pistola, da due individui in motocicletta. Giorgio Gallo era originario di Maierà e la sua famiglia ha lavorato per anni a Diamante dov’era titolare di  un’attività. Nell’interrogazione vengono ripercorse le tappe di un caso che colpì l’opinione pubblica nazionale ma che attende ancora di trovare giustizia. Dopo solo 7 mesi e 4 giorni dall’omicidio, la polizia di San Jose (OIJ), attraverso l’investigatore Lenin Rodriguez, venne a conoscenza dei nomi sia del mandante che dell’esecutore materiale dell’omicidio. Le prove raccolte  furono  insufficienti per poter portare la causa di Giorgio Gallo davanti ai tribunali del Costa Rica. Nel dicembre del 2011 la OIJ dichiarò quindi  il caso chiuso per mancanza di prove. Il caso dell’omicidio di Giorgio Gallo sarà archiviato nel 2016. E’ evidente – sostiene Magorno - che le istituzioni del governo del Costa Rica hanno sempre creato attorno al caso grande ostracismo e poca collaborazione,  così com’è palese la mancata sicurezza e tutela dei cittadini italiani ed in generale dei turisti in Costa Rica.  Nell’interrogazione  l’on. Magorno – chiede di sapere cosa intendano fare i Ministri competenti per tutelare il diritto alla giustizia dei cittadini italiani, in questo caso di Gallo,  e cosa il Governo, per quanto di sua competenza, intenda fare anche al fine di accertare la verità e affinché i colpevoli vengano assicurati alla giustizia

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