Calabria

Domenica 28 Aprile 2024

Salone degli olii Trieste
in Calabria è polemica
sindaci contro regione

La partecipazione delle aziende calabresi al 7° Salone degli olii extravergine tipici in programma a Trieste dal 1 al 4 marzo prossimi scatena una accesa polemica tra il coordinamento calabrese delle “Città dell’Olio” e l’assessorato regionale all’Agricoltura. I sindaci delle due città del cosentino, Saracena e  Cerchiara di Calabria e di Zagarise nel catanzarese definiscono “scorretto, inaccettabile, incomprensibile” il comportamento dell’assessorato che avrebbe selezionato  per la partecipazione ad uno dei più importanti eventi nazionali promossi e sostenuti anche dall’associazione nazionale “Città dell’olio”, un elenco di aziende olearie calabresi, destinatarie di un finanziamento ad hoc, senza nessun coinvolgimento di nessun tipo del coordinamento regionale delle città dell’olio.  Scorrendo i nomi delle 14 località in cui le aziende scelte hanno sede – si legge nella nota -  nessuna di queste risulta del resto iscritta al sodalizio delle città dell’olio: Cropalati (Cs), Nocera Terinese (Cz), Lamezia Terme (Cz), Locri (Rc), Siderno (Rc), Cirò (Kr), Seminara (Rc), S.Giorgio Morgeto (Rc), Rossano (Cs), Amaroni (Cz), Cosoleto (Rc), Comflenti (Cz), S.Costantino Calabro (Vv) e Rizziconi (Rc). “L’amarezza – aggiungono i tre rappresentanti calabresi del prestigioso sodalizio nazionale – deriva inoltre dalla constatazione del totale disinteresse dimostrato in ogni occasione e nonostante le diverse richieste di collaborazione, dagli uffici dell’assessorato rispetto alle diverse attività ed all’impegno che in questo settore, nei diversi territori calabresi, il coordinamento regionale delle città dell’olio sta portando avanti ormai da anni.   A questo stesso ultimo evento, inoltre, negli ulitmi cinque anni, l’associazione calabrese delle città dell’olio ha sempre partecipato, attraverso i singoli comuni soci, a proprie spese, senza aver mai ricevuto nessun tipo di contributo né rimborso spese dalla Regione Calabria rimasta sorda e muta a tutte le nostre manifestazioni di interesse ed a tutte le nostre richieste di sostegno. Oggi, senza nessun coinvolgimento, prendiamo atto di questa curiosa novità”.

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