Le speculazioni su un dossier segreto sul caso Vatileaks così "esplosivo" da portare alle dimissioni di Benedetto XVI e l'ombra degli scandali sul prossimo Conclave dominano la stampa internazionale che, a ormai una manciata di giorni dal ritiro di Ratzinger, sottolinea anche "la solitudine di un Papa a breve termine".
Oltremanica, THE GUARDIAN titola "Le dimissioni di Benedetto XVI legate ad un'inchiesta su 'membri del Vaticano gay', sostiene un giornale" e sottolinea come, nonostante il portavoce vaticano non abbia confermato, "un dossier potenzialmente esplosivo" sarebbe connesso alla scelta papale. Il ruolo del dossier sullo scandalo 'Vatileaks' rimbalza anche sull'IRISH TIMES mentre il DAILY TELEGRAPH titola "Il Conclave vaticano macchiato dagli scandali perfino prima di iniziare" sottolineando come gli effetti dello scandalo pedofilia abbiano raggiunto anche il cardinale Timothy Dolan, chiamato ieri a deporre per i fatti di Milwaukee. Dolan, scrive il foglio britannico, si aggiunge così ai cardinali Mahony, Rigali, Danneels e Brady, tutti membri del Conclave.
"Se eliminassimo tutti i cardinali che hanno mal gestito lo scandalo degli abusi o coinvolti in altri riprovevoli affari, finiremmo per tenere un conclave in uno stanzino per scope", ha osservato al Telegraph un analista vaticano.
La REUTERS, infine, in un lungo reportage dal titolo "La solitutine del Papa a breve termine" cita fonti anonime vaticane che dipingono un "quadro di un pontefice via via più malato e che si è lasciato isolare all'interno del Vaticano".
In Francia LE MONDE si sofferma sulle voci di un dossier interno sul caso Vatileaks e titola "Nuovi rumors sulle ragioni delle dimissioni del Papa" mentre LE POINT titola "Il Vaticano si prepara ad un'inedita coabitazione", evidenziando come Benedetto XVI, dopo le sue dimissioni, "resterà all'interno della cinta del piccolo Stato, in prossimità del suo successore e delle sue antiche funzioni". "Benedetto XVI lascerà al suo successore affrontare il problema dei lefebvriani", è infine il titolo di LIBERATION.
In Germania DIE WELT punta invece sul divieto di tweet durante il Conclave e titola: "Chi opterà per una Twitter-fuga durante l'elezione papale?", evidenziando come "aumentino le speculazioni sulla possibilità che qualcuno violi il vincolo di segretezza e riveli il prossimo pontefice". "Raztinger ha secolarizzato il papato" è invece il titolo di un'analisi di ZEIT secondo qui il pontefice ha "riportato la struttura sacra della Chiesa a livello della ragione". In Spagna "'Il Papa ha tradito le vittime'" è il titolo con cui EL PAIS riporta l'accusa delle vittime irlandesi dello scandalo pedofilia, secondo le quali Ratzinger "aveva promesso più di ciò che in realtà ha fatto".
EL MUNDO, invece, pubblica un lungo reportage sulla "città di grandi santi e grandi peccatori" e titola: "Così Roma saluta il Papa". Oltreoceano il WASHINGTON POST in un commento dal titolo "Fumo bianco, Papa nero? Le probabilità contrarie ad un 'momento Obama'", sottolinea come, sebbene la gente sia "attratta dall'idea di un successore non europeo" ci sono "diversi fattori contrari": su tutti il fatto che "il collegio dei cardinali sia strutturato per favorire un pontefice del Vecchio mondo". ABC, infine, si sofferma sulla protesta di molti cattolici statunitensi sulla scelta di Mahony di andare al Conclave e titola: "La rabbia si alimenta sul voto del cardinale Mahony per il nuovo Papa".