Tempi duri per la sede Soget di Corigliano, non solo giornalmente, dopo l’avvio degli accertamenti Ici 2006/2007 che hanno raggiunto 9400 contribuenti coriglianesi, i cittadini si recano “infuriati” presso l’ufficio per reclamare e chiedere spiegazioni quando la notte scorsa alcuni ladri si sono introdotti all’interno degli uffici della società hanno forzato la cassaforte e sono riusciti a prelevare del denaro custodito al suo interno per un ammontare non superiore a settecento euro. I ladri hanno forzato la porta di ingresso della struttura, sita in via Walt Disney allo scalo, e una volta dentro non essendo presente nessun sistema d’allarme hanno aperto tagliandola la cassaforte e rubandone il contenuto. Al mattino seguente i dipendenti dell’ufficio, che si sono resi conto della forzatura avendo trovato la porta d’ingresso aperta e la cassaforte rotta, hanno chiamato subito le forze dell’ordine. I carabinieri, guidati dal comandante Pietro Paolo Rubbo, hanno provveduto ad effettuare i controlli e le indagini del caso per raccogliere elementi utili alle indagini, impronte digitali presenti e metodologia utilizzata per rompere la cassaforte e forzare la porta d’ingresso. Le indagini per individuare i responsabili sono ancora in corso. Sembra si tratti di “bande” ben specializzate che utilizzano meccanismi di scasso ben studiati e che lasciano poco all’improvvisazione. Le forze dell’ordine indagano a 360 gradi per individuare i responsabili molto spesso si tratta di soggetti ben noti alle forze dell’ordine e “s p e c i a l izzati” in un certo tipo di furti. Sul territorio ultimamente non sono pochi gli episodi di furti, compiuti da gruppi diversi con metodologie e vittime altrettanto differenti. Nei giorni scorsi la rapina all’interno dell’abitazione di un imprenditore agricolo in via Provinciale. I ladri si sono introdotti all’interno della casa dell’uomo tramite una finestra lo hanno narcotizzato ed hanno prelevato orologi di valore e cimeli d’oro. Una situazione di microcriminalità diffusa che preoccupa da mesi i coriglianesi alle prese con una “caccia al ladro” senza precedenti ma poco efficace. Gli esperti topi d’appartamento riescono ad eludere la sorveglianza e si introducono nelle abitazioni dai balconi e le finestre studiando i movimenti degli abitanti. Sanno quando agire di notte e quando in pieno giorno, molto spesso prediligono appartamenti lasciati incustoditi o vuoti. La compagnia dei carabinieri, per come dichiarato a Gazzetta dal comandate Pietro Paolo Rubbo «cerca di tenere sottocontrollo per quanto ci è possibile l’intero territorio. Stiamo aumentando i controlli e lo facciamo in maniera diretta e specifica prediligendo alcune ore e specifiche zone». Sembra che dalle indagini eseguite risultano in città e nel territorio una serie diversificata di furti operati spesso dalle stesse mani e altre volte da ladri di “nuova esperienza”.