Nuovo provvedimento di sequestro di Palazzo Chiriaci a Cariati e otto avvisi di garanzia, cinque a carico dei responsabili della ditta appaltatrice dei lavori e tre per gli amminisratori comunali,per il sindaco, il vicesindaco e l’assessore al bilancio. Sequestrati anche 4 conti correnti bancari per 500 mila euro. Nuovo passaggio, dunque, nell’inchiesta sui lavori di ristrutturazione dell’immobile . A darne notizia lo stesso sindaco Filippo Sero per evitare – afferma – la ormai abituale “gogna mediatica”. “Nel manifestare la nostra assoluta estraneità ad ogni fatto o condotta che possa, anche soltanto astrattamente, costituire reato o violazione di legge – sottolinea il primo cittadino - attestiamo piena fiducia nella magistratura. Purtroppo non è la prima volta che la nostra onorabilità viene affidata ai giudici, a seguito di esposti e denunce di consiglieri di opposizione. Siamo certi che, anche questa volta come sempre avvenuto in passato, verremo prosciolti da ogni addebito. Per quanto ci riguarda chiederemo al magistrato inquirente di essere al più presto interrogati, certi di poter fornire ogni utile chiarimento sui fatti oggetto d’indagine e soprattutto sulle competenze che nel caso di specie potevano essere (e sono state) esercitate dal Sindaco, dalla G.M. e dagli Assessori, nell’esclusivo interesse dell’Ente e nel rispetto rigoroso della suddivisione tra funzione gestionale e funzione politica. Quello che ci preoccupa – conclude il sindaco - è, invece, il destino di un’opera pubblica che non potrà ancora essere consegnata alla collettività. Anche a questo proposito vorremo essere ascoltati dal magistrato inquirente affinché l’opera possa essere al più presto dissequestrata, consegnata al Comune e, finalmente, fruita dalla collettività”.
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