Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

"Stop Metromare
emergenza sociale"

"Se verrà confermato il mancato rifinanziamento nazionale dei servizi veloci, ad oggi svolti dal Consorzio Metromare, la questione trasporti, nel contesto dell'Area dello Stretto, produrrà un'ulteriore emergenza sociale".

Lo ha sostenuto, in una nota, il segretario generale della Fit Cisl Annibale Fiorenza. "Essa - ha aggiunto - sarà figlia di un ingiustificabile disinteresse del Governo nazionale nonché della rappresentanza politica che, oltre ad essere abbastanza distratta, persevera nell'atavica incapacità di tutelare gli interessi del territorio. Bene ha fatto l'assessore regionale ai Trasporti della Calabria Luigi Fedele, a richiamare l'attenzione del ministro Ciaccia ed ancora di più a rivendicare l'urgenza e la necessità che il Ministero si impegni a reperire le risorse necessarie per garantire la continuità dei servizi in scadenza il prossimo 28 giugno. Bisogna scongiurare questa nuova emergenziale territoriale. Con questo obiettivo sosterremo l'azione intrapresa dall'assessore regionale, auspicando che tutti i soggetti coinvolti facciano la loro parte ed unitariamente si possa, una volta tanto, andare oltre gli schieramenti e fare evolvere una costruttiva azione in grado di rilanciare, pur nella diversità, il senso della partecipazione e delle convergenze politiche nell'interesse della collettività. Serve avere 'lungimiranza, evoluzione e idea di futuro' nella testa per potenziare le gambe del progresso".

"La Fit Cisl Calabria - ha sostenuto Fiorenza - avverte da tempo questa sofferenza sociale che trova nei servizi di mobilità locale di cui i collegamenti veloci via mare rappresentano uno dei fattori rilevanti per il presente ed ancor più per il futuro della futura città metropolitana e la sua piena integrazione sul territorio. In questo contesto, i collegamenti veloci marittimi, unitamente al rilancio dell'Atam e dei servizi bus, rappresentano due priorità che se affrontate nell'ottica di programmare i servizi integrati di trasporto pubblico locale dello Stretto realizzano 'l'asse portanté dell'attesa integrazione territoriale e del suo sviluppo economico e sociale. Lo riteniamo un obiettivo perseguibile e come tale chiediamo che venga tempestivamente intrapreso e sostenuto dalle istituzioni regionali e locali della Calabria e della Sicilia".

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