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Riammessa Dorina Bianchi,
ma restano le polemiche

dorina bianchi

Dorina Bianchi passa dall'inferno al paradiso in meno di 24 ore: l'ufficio elettorale della Corte d'appello di Catanzaro ha accolto l'istanza di riesame contro l'esclusione della sua candidatura alla Camera nella lista del Popolo della libertà. Resta così al terzo posto, in partica già eletta a Montecitorio. Si dice soddisfatta e ringrazia soprattutto il suo legale,Alfredo Gualtieri, annunciando che si "tufferà" in campagna elettorale. Ma le polemiche, sia giudiziarie che politiche, sulla sua candidatura sono tutt'altro che sopite. Bisognerà infatti vedere cosa faranno Pino Galati, Nino Foti e Giovanni Dima, che aspiravano a salire in lista contando sull'esclusione della Bianchi. Faranno ricorso? Dima ha già detto di no. Ma il punto più forte contro la Bianchi resta il muro politico della sua area, a Crotone e nel circondario. A suo favore stamattina erano intervenuti il segretario del Pdl Alfano e il coordinatore calabrese Scopelliti. "La temporanea e provvisoria esclusione - aveva detto Alfano di prima mattina - della senatrice Dorina Bianchi dalla lista del Popolo della Libertà è una grave menomazione del nostro partito e della sua forza. Siamo fiduciosi che nelle prossime ore la giustizia restituirà al Popolo della Libertà la propria forza nella sua integrità". E a ruota Scopelliti: "alla luce di alcuni gravi avvenimenti che potrebbero escludere la senatrice Dorina Bianchi dalla competizione elettorale è necessario che tutti i nostri candidati facciano un convinto gioco di squadra nell'interesse unico del nostro progetto politico". Tracce di polemiche rivolte a quanto da ieri sta avvendendo nel Pdl crotonese sulla candidatura della Bianchi. A prendere una netta posizione contro la scelta dei vertici del partito sono stati movimenti politici e associazioni in larga parte riconducibili a big azzurri come la vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi (candidata all'ottavo posto per il Senato), l'assessore all'Ambiente Franco Pugliano ed Enzo Sculco, ex consigliere della Margherita a Palazzo Campanella e in seguito fondatore de "i DemoKratici", compagine vicinissima alle posizioni del centrodestra. Senza mezzi termini si parlava di boicottaggio e diserzione dalle urne, con riferimento a quanto avvenuto due anni fa per le elezioni amministrative, con la candidatura a sindaco della stessa Bianchi, sconfitta poi dal candidato del centrosinistra Peppino Vallone. (ANSA).

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