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I voti delle cosche in
cambio di 30mila euro

  Il sostituto procuratore generale di Catanzaro, Eugenio Facciolla, ha chiesto ieri la condanna a cinque anni di reclusione per Franco Larupa, ex sindaco di Amantea ed ex consigliere regionale dell’Udeur. Tonino “il diavolo” – al secolo Antonio Forastefano, 41 anni, boss indiscusso dell’omonimo clan sibarita – ha raccontato infatti d’essersi accordato con l’esponente politico per ottenere una busta ricolma di banconote in cambio d’una messe di preferenze. Correva la primavera del 2005. Per questi fatti Larupa, nel luglio del 2011, è stato già giudicato e condannato in prima istanza per voto di scambio dal Tribunale di Castrovillari. Il processo celebrato ieri in appello a Catanzaro, è uno stralcio di un altro procedimento giudiziario che traeva origine dall’operazione della Dda di Catanzaro denominata “Omnia”, che mirava a far luce su una serie di attività criminali compiute dalla cosca Forastefano nella Sibaritide. L’inchiesta è sfociata in un processo conclusosi con pesanti condanne.

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