Esercizio abusivo della professione. È l’accusa formulata nei confronti di un quarantenne che, presumibilmente senza averne titolo, avrebbe svolto l’attività di medico dentista a Montalto Scalo. L’uo - mo è stato denunciato al pm Maria Francesca Cerchiara e lo studio chiuso. Ad effettuare l’opera - zione i carabinieri del Nas di Cosenza, coordinati dal luogotenente Vitaliano Ruga, coadiuvati dai militari dell’Arma della Stazione di Montalto, guidati dal luogotenente Domenico De Vuono. Dopo una serie di “appostamenti”, martedì sera, i carabinieri hanno deciso di intervenire. Hanno bussato a lungo al citofono dello studio senza ricevere alcuna risposta. Luci spente, nessun segno di vita: eppure i militari erano certi che all’interno vi fosse qualcuno. Non demordendo, hanno continuato a bussare. Dopo una quarantina di minuti, finalmente l’uomo ha aperto la porta consentendo ai carabinieri di entrare nello studio. All’interno sono stati ritrovati una serie di medicinali fra cui alcuni di tipo anestetico. È noto che l’utilizzo di una certa categoria di farmaci richiede rigorosamente la presenza di un medico che sappia somministrarli dosandoli con perizia e attenzione, soprattutto valutando gli effetti del medicinale sul paziente. Secondo i carabinieri, dunque, un “semplice” odontotecnico, in assenza di un medico, non avrebbe dovuto tenere - e tanto meno utilizzare - nel suo studio farmaci da somministrare a pazienti, magari ignari di non trovarsi di fronte a un medico dentista. All’arrivo dei militari nello studio si trovavano due pazienti. L’odontotecnico si è mostrato alquanto remissivo nei confronti delle forze dell’ordine. Sembrerebbe che stia conseguendo il titolo di medico dentista in una nazione dell’Est europeo. In tale settore, del resto, sono ormai in molti gli italiani che svolgono la professione dopo aver conseguito il titolo di studio all’estero e dopo averlo reso “valido” e “riconosciuto” anche per l’Italia. Pare che l’operazione che ha portato alla chiusura dello studio e alla denuncia dell’“odontotecnico-dentista” sia partita in seguito ad alcune segnalazioni effettuate ai carabinieri del Nas. A Montalto Scalo, nella zona in cui si trova lo studio, martedì sera si è creata un po’ di preoccupazione perché sia i titolari delle attività commerciali che i loro clienti, sia i residenti delle case vicine, si sono accorti che stava accadendo qualcosa di poco piacevole. Non hanno potuto fare a meno di notare la presenza dei carabinieri. Fra l’altro, pare che lo studio (odontotecnico o dentistico che fosse), non sia neanche segnalato da insegne o targhe. Anzi, il fatto che le finestre fossero sempre chiuse (per cui di sera non si vedeva neppure la luce) lasciava pensare che si trattasse di un appartamento disabitato.
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