Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sequestrate tonnellate di pesce a rischio

Passata al setaccio l’intera filiera della pesca. I controlli dei militari delle Capitanerie di Porto della Calabria hanno riguardato pescherecci, rivenditori grossisti, mercati ittici, stabilimenti di grande distribuzione, ristoranti, pescherie ed ambulanti.
Da Reggio a Corigliano, da Vibo a Roccella, Gioia Tauro e Crotone il monitoraggio ha puntato i principali porti calabresi, ma anche i centri di smistamento del pescato con l’obiettivo di tutelare i consumatori e garantire un regime di leale concorrenza tra imprenditori e commercianti.
Nome in codice “Mekong”, il blitz della Direzione marittima della Calabria si è protratto per tutto il mese di dicembre, periodo  nel quale truffe e raggiri ai consumatori si moltiplicano in visita delle festività natalizie e di fine anno quando si è abbagliati dalla possibilità di cucinare specie pregiate acquistandole a prezzi modici.
Il bilancio dell’attività di polizia marittima ha conteggiato numeri significativi: 48 verbali di illeciti amministrativi per un importo complessivo di 72 mila euro; 13 comunicazioni di notizie di reato per cattive condizioni igienico-sanitarie, frodi in commercio, pesca di prodotti sottomisura; 18 sequestri per un totale di circa 1100 chilogrammi di prodotti ittici (650 Kg per cattivo stato di conservazione, 137 Kg per novellame; 313 Kg per mancata documentazione di tracciabilità); 6 attrezzature da pesca sequestrate, tutte reti per effettuare pesca clandestina:

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia