Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Oltre un milione
alle primarie del Pd

 Passa Rosy Bindi in Calabria e sembra avercela fatta anche Anna Finocchiaro a Taranto. Nonostante la data scelta non fosse delle più semplici le 'parlamentarie' di Pd e Sel che si sono concluse oggi hanno registrato una buona affluenza con oltre un milione di partecipanti. Un risultato sottolineato con soddisfazione dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che ha parlato di numeri "largamente superiori alle nostre aspettative" per una esperienza che "non ha precedenti nella storia politica nazionale ed europea". "Abbiamo fatto - dice contento il segretario - una cosa difficilissima ma bellissima. 

Correre qualche rischio significa ottenere anche qualche risultato". E, intanto, dopo la candidatura di Piero Grasso, il segretario ne ufficializza un'altra della sua 'quota', quella del vice direttore del 'Corsera', Massimo Mucchetti. Dalle 'parlamentarie' Pd sono diverse le conferme che arrivano per i parlamentari uscenti, tra gli esclusi 'eccellenti' Giorgio Gori, spin doctor di Matteo Renzi che è fortemente in bilico e polemizza, però, sul peso determinante dell"apparatò sulla consultazione. Ma anche sul "silenzio" di Matteo Renzi dopo la sua sconfitta nella corsa con Bersani. "Capisco l'amarezza di Giorgio - chiude subito la polemica il sindaco di Firenze - che, comunque, ha fatto una battaglia bella. Non ce l'ha fatta e quando uno resta fuori di poco è evidente che possa avere un'amarezza doppia". Renzi, tra l'altro, ribadisce la propria disponibilità a dare una mano a Bersani per la campagna elettorale del Pd. E soprattutto smentisce qualsiasi intenzione di presentarsi con una sua lista.

 Passa la presidente dell'assemblea Rosy Bindi che a Reggio Calabria conquista 7.527 preferenze, pari al 60% e risulta la più votata in posti come Locri o Rosarno. Anche la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, dovrebbe aver superato lo 'scoglio': Secondo quanto si apprende, infatti, sarebbe in testa a Taranto dove, a spoglio quasi ultimato, avrebbe ottenuto, al momento, 5 mila voti sui 9 mila partecipanti, oltre il 50%, quindi, delle preferenze Sono molte, tra l'altro, le donne che vincono la sfida delle primarie come sottolinea anche il vice segretario del Pd Enrico Letta. "Ha funzionato - evidenzia in un tweet - il meccanismo della doppia preferenza di genere. Grandi successi per molte donne giovani (senza logiche di apparato)". E allora, se in Parlamento, si rivedranno donne parlamentari di lungo corso come l'ex ministro Barbara Pollastrini, la candidata più votata a Milano e Provincia (con 4527 voti), si confermano anche giovani deputate come Pina Picierno che a Caserta ha preso oltre 5mila preferenze. Debutterà, però anche la quarantenne Angelica Saggese, sorpresa delle primarie del Pd in Campania che, insieme a 9mila preferenze, ha avuto questa mattina anche la telefonata del segretario Bersani. Boom di preferenze, tra le donne, anche per l'ex presidente della provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane che, con 3.159 voti, è la 'new entry' più votata in regione. 

Di fianco alle new entry ci sono comunque, anche 'veterani'. Non è infatti andata male, nonostante i timori di candidature più radicate sul territorio la corsa dei parlamentari uscenti. Sarà confermato il capogruppo del Pd in commissione Lavoro a Montecitorio ed ex ministro Cesare Damiano che incassa quasi seimila preferenze a Torino; stessa storia per Nicodemo Oliverio, capogruppo in Agricoltura con oltre 8mila preferenze a Crotone. E potrebbe tornare al Senato un altro veterano come Giovanni Legnini, candidato più votato in Abruzzo con più di 3.500 voti. Nella notte dovrebbero arrivare i dati delle regioni che hanno votato oggi. Tra gli altri quelli della Puglia dove a Taranto è candidata la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. O quelli dell'Emilia, dove in corsa ci sono i 'renziani' Matteo Richetti e Salvatore Vassallo. Bene anche le primarie di Sel che porteranno in Parlamento, tra gli altri, il 'mister' Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione italiana allenatori calcio e tra i più votati di Sel in Toscana con quasi 2.200 preferenze. A Grosseto scoppia, invece un caso sulle preferenze di Bruno Leporatti, ex avvocato del comandante Francesco Schettino. I suoi voti (600) sono stati per il momento annullati perché la commissione elettorale di Firenze ha ricevuto il 'pacco' delle schede oltre il termine prestabilito.

Caricamento commenti

Commenta la notizia