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Emergenza rifiuti,
nessuna soluzione
in vista

È una città sommersa dai rifiuti, ammorbata dalla puzza, in alcune zone ostaggio di cani randagi. E c’è chi giura che ormai anche i topi la fanno da padroni attorno alle montagne di spazzatura presenti in centro come in periferia. Un vero e proprio stato d’emergenza anche dal punto di vista igienico-sanitario di fronte al quale nessuna iniziativa è stata intrapresa o programmata. Le festività natalizie hanno contribuito a fare aumentare il volume dei rifiuti. La chiusura delle discariche “ufficiali”, quelle programmate e di fatto imposte dal commissario per l’emergenza, ripropone il fallimento in materia di politiche ambientali e in particolar modo di quelle messe in atto da circa dodici anni ad opera del commissario per l’emergenza ambientale. A farne le spese sono i cittadini, quelli che pagano i servizi, ma che senza una strategia da parte delle pubbliche amministrazioni che miri alla “valorizzazione del rifiuto”, si troveranno – anche alla luce della nuova stangata del governo –a sobbarcarsi per intero le spese relative allo smaltimento. Non più il 75% per come è avveniva fino ad oggi, con una quota a carico del Comune, ma tutto graverà sulle spalle, in questo caso sulle tasche dei cittadini.

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