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Treno contro auto,
stele ricordi
vittime

foto gazzetta del Sud
"Esattamente un mese fa, il 24 novembre, a Rossano, persero tragicamente la vita sei giovani, lavoratori della terra, investiti da un treno, di ritorno dal lavoro. Erano sei ragazzi provenienti dalla Romania, erano dei lavoratori stagionali venuti in Italia per guadagnarsi il pane ed hanno incontrato la morte. E' successo tutto velocemente, la tragedia ci ha scosso tutti ed ancora non siamo riusciti a darci delle risposte su come sia potuto accadere". E' quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil Pollino-Sibaritide, Angelo Sposato che in una lettera aperta indirizzata, tra gli altri, al presidente della Regione, Scopelliti, al presidente della Provincia di Cosenza, Oliverio e al sindaco di Rossano, Antoniotti. "Tornando sul luogo della tragedia e nel vedere i fiori vicinissimi alla strada statale - prosegue Sposato - si tocca con mano l'emblema dell'isolamento che vive la Calabria. In quindici metri una ferrovia a binario unico non elettrificata e non controllata e una statale 106 ad una corsia, contornata da lapidi e fiori sulle sponde e sui cigli della strada. Ognuno di noi ha qualche affetto perso su quella strada che è denominata la strada della morte, per questo rivolgiamo il nostro pensiero e la nostra solidarietà ai familiari delle vittime. Ieri, sulla strada statale 18, altra arteria pericolosa e mortale del Tirreno Cosentino, una giovane donna ha perso la vita tragicamente. Per queste ed altre motivazioni, per rispettare e ricordare la memoria dei sei giovani ragazzi recentemente scomparsi e per tutte le vittime del lavoro e della strada, ma anche per richiamare alle responsabilità ed esortare la classe dirigente tutta sulla necessità di attivare interventi immediati per mettere in sicurezza e rendere moderne le nostre infrastrutture, vi proponiamo di realizzare, insieme a noi, una 'stele' da erigere a Rossano sul luogo della tragedia, in ricordo e come simbolo di solidarietà e fratellanza di una Calabria e di un territorio che non smette di credere e che vuole costruire un futuro diverso, solidale, migliore".(ANSA)

 

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