Calabria

Sabato 23 Novembre 2024

Corse per candidature
e ricorsi primarie PD

Antivigilia di Natale alle prese con i ricorsi per le primarie del Pd, le polemiche e gli accordi che si delineano. Al lavoro i Comitati provinciali e poi il regionale di D'Attorre, che tra l'altro e pure candidato. A Catanzaro le polemiche più forti. Tante le esclusioni e la materia del contendere. Protesta il sindaco di Amaroni, Arturo Bova, così come protestano, sotto traccia, gli altri esclusi, ma alla fine il quadro sarà quello delineato, con D'Attorre e la Lo Moro nelle posizioni utili per l'elezione. Valerio Donato, condividendo la posizione del sindaco Bova, ha revocato la disponibilità a candidarsi "nella speranza - ha detto - che la riflessione sia capace di donare al futuro politico un modello coerente ai proclami di trasparenza, molto spesso violati". Anche a Reggio, Crotone e Vibo Valentia tracce consolidate con Rosy Bindi, Demetrio Battaglia, Nicodemo Oliverio e Bruno Censore favoritissimi. A Cosenza ci sono due uscenti, Franco Laratta e Cesare Marini, e un consigliere regionale, Mario Maiolo, ma anche un paio di candidature femminili. E dunque il quadro è più articolato e di difficile previsione. Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, ha chiesto a D'Attorre di essere inserito nelle liste elettorali nazionali del Pd, con esonero dalle primarie, in quota società richiamando la sua storia di 30 anni di battaglie civili, di giustizia e di impegno umanitario". In casa Sel confermate le otto candidature alle primarie ma il dubbio è sui capilista a Camera e Senato: saranno i due calabresi tra i 23 indicati ieri da Vendola? E Speranza davvero non si candida pur in presenza di una situazione "terremotata" nel suo Comune? Centro e centrodestra dovranno invece ragionare su cosa accadrà dopo la conferenza stampa di oggi di Mario Monti: chi resta e chi va col professore? E soprattutto chi della società civile invocata da Monti scenderà in campo? Ovviamente in fibrillazione è il Pdl, dove non è chiaro chi e quanti seguiranno Monti. Gli uomini e le donne, cioé, di Frattini, Pisanu, Cazzola che hanno già lasciato il Cavaliere in salsa calabra. Ma qui i tempi saranno più lunghi. Ora le luci sono accese sul Pd e su Sel in vista del 29 dicembre. (ANSA).

 

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