Neanche l'avvicinarsi del Natale ferma la corsa delle candidature verso le elezioni politiche di febbraio. E del resto non potrebbe essere diversamente perché i tempi sono imposti e nel caso di Pd e Sel addirittura incombono le primarie del 29 dicembre, cioé tra una settimana. E' dunque una maionese assoluta di voci e di indiscrezioni, in tutti gli schieramenti. Primo a cimentarsi Beppe Grillo, che stasera concluderà la sua due giorni calabrese. Raccoglie firme e mena fendenti, da Reggio a Vibo, da Catanzaro a Cosenza. A sinistra sono già in campo candidature certe, almeno per le primarie di fine anno. Si farà campagna elettorale anche a Natale e Santo Stefano ma già fanno discutere alcune esclusioni di rilievo: su tutte quella di Sandro Principe, capogruppo alla Regione del Pd, che non potrà nemmeno fare le primarie. Roma glielo ha negato e stamattina è dovuto intervenire il n.2 del partito, Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria, con una nota distensiva e piena di elogi all'escluso, il quale per il momento tace. Ma si tratta di una mossa in ogni caso clamorosa, che tra l'altro si accoppia al sì ad altri tre consiglieri regionali del Pd, tra cui il cosentino Mario Maiolo. Ora la partita delle primarie in casa Pd si complica ulteriormente, mentre a Catanzaro ha già fatto sapere che correrà per un posto in lista a Camera o Senato anche Pino Soriero. Nulla di definito per il commissario D'Attorre, che forse farà le primarie a Catanzaro o forse no, così come non é chiaro cosa faranno Marco Minniti e Rosa Villecco Calipari: primarie o in lista per volere di Bersani? In serata è arrivata la notizia che Rosy Bindi sarà candidata alle primarie del Pd in Calabria, decisione che la parlamentare ha definito "un onore. La Calabria - ha aggiunto - rappresenta un luogo simbolico per tutto il Paese per l'affermazione di un modello di sviluppo sostenibile fondato sul primato del lavoro". Il commissario regionale del partito, Alfredo D'Attorre, ha espresso "soddisfazione per la decisione di Rosy Bindi di candidarsi alle primarie in Calabria, fronte più esposto del Sud, e in una provincia, quella reggina, in cui la lotta contro la criminalità è decisiva per ristabilire la legalità e con essa lo sviluppo". In aerea Renzi sicuro candidato il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, mentre l'altro pezzo da novanta che ha sostenuto alle primarie il sindaco di Firenze, Demetrio Naccari Carlizzi, subentrerà a Battaglia nel caso di sua elezione alla Camera. Il calabrese Nico Stumpo, responsabile nazionale dell'organizzazione, sarà eletto ma a Roma. Sel prepara sorprese: capolista alla Camera sarà un intellettuale ma si parla anche di Francesco Forgione, Eva Catizone, Enzo Paolini, Gianni Speranza e Nuccio Iovene. I posti utili sono però inferiori alle voci che circolano. Sul fronte Ingroia sono assai forti le voci su un impegno come capolista dell'attuale consigliere regionale di Idv Mimmo Talarico. L'interessato non ha ancora sciolto tutti i dubbi. Sul centrodestra si andrà sicuro su più liste, non solo cioé Pdl, ma bisognerà sciogliere il nodo Scopelliti: sono in corso pressioni perché si candidi al Senato, capeggiando la lista Scopelliti, e così Tonino Gentile capeggerebbe quella del Pdl sempre per Palazzo Madama. Ma il governatore non dà ancora nulla per scontato, tiene tutti sulla corda, mentre molti tra i suoi assessori e consiglieri sono sulla rampa di lancio per Roma (Aiello, Caridi, Bilardi). Certi di una riconferma gli uscenti Santelli, Foti e Dima, così come, pare, Gegé Caligiuri. Sembra pronto a ricandidarsi con Noi Sud, federato al Pdl, anche l'uscente Giancarlo Pittelli. Sul centro confusione, che l'imminente decisione di Monti forse aiuterà a diradare, su quante liste andranno a concorrere: l'Udc ricandiderà certamente Roberto Occhiuto, ma sono pronti anche Michele Trematerra e Franco Talarico. La lista di Montezemolo punta su Floriano Noto, che però ancora nicchia. (ANSA).
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