Un secco no al carbone e al ricatto occupazionale, un sì convinto al dialogo e al futuro verde delle rinnovabili. E' la posizone ufficiale diLegambiente Calabria che in una nota afferma:” Desta viva preoccupazione il nuovo scatto in avanti sul progetto di riconversione della centrale Enel di Rossano Calabro. L’annuncio della ripresa del dialogo tra l’amministrazione, i sindacati e la multinazionale dell’energia.” “ Ancora una volta si utilizza – si aggiunge- strumentalmente la crisi economica, la prospettiva di chiusura del sito, il licenziamento di unità lavorative e la prospettiva di alcune centinaia di posti di lavoro, il futuro di centinaia di famiglie e di un intero territorio per far passare con la forza del ricatto un progetto osteggiato dai cittadini.”“Torna la favola del carbone pulito – dichiara Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – a cui, a quanto pare, si comincia a credere anche a Rossano. Da ambientalisti lanciamo un appello agli amministratori dell’area ionica cosentina affinché valutino con ragionevolezza le implicazioni di un progetto scellerato come quello della riconversione a carbone dell’impianto di Sant’Irene.”
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