"La gente sapeva chi era Marcianò e cosa era in grado di fare e questo ha determinato il grado di potere e la 'mafiosita' del gruppo da lui guidato, completamente autonomo rispetto alla 'ndrina di riferimento in Calabria che e' quella guidata dai Piromalli". Lo si apprende dall'ordinanza di custodia cautelare notificata stamani a 11 persone accusate tutti a diverso titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata all'usura, all'estorsione e al traffico di armi e droga. Tra l'altro nell'ordinanza è citato un episodio che riguarda proprio Giuseppe Marcianò in relazione all'arrivo di tre calabresi della cosca Piromalli a Ventimiglia. Marcianò, secondo quanto appreso, si recò in un albergo a fissare le camere per i tre e impose alla proprietaria che non fossero registrati. Quando successivamente i carabinieri chiesero alla donna perché avesse aderito alle richieste di Marcianò si sentirono rispondere che "era meglio non farlo arrabbiare". (ANSA)
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