La vergognosa pagina descritta dalla rissa tra alcuni operatori delle agenzie funebri del territorio dopo il tragico incidente avvenuto sabato sera sulla linea ferrata in cui sono morti sei immigrati rumeni ha sollevato sdegno e polemiche. Per capire cosa sia realmente successo abbiamo sentito il titolare dell’Agenzia Funebre “UVA”, Vincenzo Sapia. “Quella sera – racconta Sapia – eravamo noi di turno all’ospedale di Rossano. I turni sono stabiliti dall’ASP per evitare controversie e sovrapposizione. Quando i nostri operatori sono arrivati sul luogo dell’incidente per recuperare le salme hanno trovato i dipendenti di altre agenzie funebri operanti a Rossano e nel territorio pronti per assicurarsi il servizio. E li, da quanto mi hanno raccontato i miei, sarebbe scoppiata una rissa, sarebbero volati calci. Noi avevamo già deciso di effettuare gratuitamente sia la fornitura delle bare sia il trasporto nel paese di origine per solidarietà verso i familiari delle vittime e la intera comunità rumena. Gli altri forse speravano di fare un affare perché un servizio del genere può costare dai 15 ai 20 mila euro a salma”. Il titolare dell’”UVA” racconta anche delle aggressioni, delle minacce, delle intimidazioni subite perché quello delle agenzie funebri è un mondo in cui spesso si annidano anche interessi criminali. Le salme delle sei vittime rumene, comunque, saranno rimpatriate a carico della giunta provinciale di Cosenza.
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