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Treno contro auto
cancello era chiuso
aperto con chiavi

Treno contro auto a Rossano
Era chiuso con un lucchetto ed é stato aperto con le chiavi il cancello del terreno privato attraversato dai binari lungo i quali ieri a Rossano si è verificato lo scontro tra un treno regionale ed un furgone che ha provocato la morte di sei braccianti agricoli stranieri che tornavano dal lavoro nei campi. E' quanto è emerso dalle indagini che sull'incidente hanno avviato i carabinieri. Adesso si sta tentato di stabilire chi abbia fornito ai braccianti la chiave del cancello che delimitava l'accesso al terreno. L'attraversamento dei binari, per accorciare i tempi per raggiungere le abitazioni in cui erano ospitati, sarebbe stata una pratica consueta per i braccianti. Lo facevano da anni sapendo il pericolo che comportava l'attraversamento dei binari.

Dovrà servire a risolvere molti punti ancora dubbi la delega di indagini che la Procura della Repubblica di Rossano ha affidato ai carabinieri per accertare cause e modalità dello scontro tra un treno ed un auto sulla quale viaggiavano i sei braccianti agricoli romeni, che sono morti. Uno dei punti da chiarire, secondo quanto ha riferito il Procuratore della Repubblica, Leonardo Leone De Castris, è la regolarità dell'attraversamento dei binari che l'auto sulla quale viaggiavano i braccianti morti ha oltrepassato utilizzando un cancello che era chiuso ed è stato aperto con le chiavi, e che delimitava il terreno su cui corrono i binari della linea jonica. La Procura ha anche disposto accertamenti su tutti gli attraversamenti dei binari che ci sono nella zona per verificarne la regolarità.

Non ci sono indagati, al momento, nell'inchiesta sullo scontro tra un treno ed un'automobile sulla quale viaggiavano sei braccianti agricoli romeni, che sono tutti morti sul colpo. Lo ha riferito il Procuratore della Repubblica di Rossano, Leonardo Leone De Castris, che ha affidato l'inchiesta al pm Maria Vallefuoco. "Ci vorranno almeno un paio di giorni - ha detto De Castris - prima di prendere una decisione in tal senso". I carabinieri, su delega della Procura, hanno sentito il romeno, unico scampato alla tragedia, che è sceso dall'auto per aprire il cancello del terreno su cui scorrono i binari che gli immigrati dovevano oltrepassare. I militari hanno anche sentito il proprietario del fondo su cui si è verificato lo scontro. Il contenuto delle due deposizioni è adesso al vaglio del pm Vallefuoco per verificare eventuali ipotesi di reato a carico dei due testimoni. Circostanza che determinerebbe, a quel punto, la loro iscrizione nel registro degli indagati. La Procura ha anche disposto il sequestro, come corpo di reato, della motrice che ha investito l'auto su cui viaggiavano i braccianti per verificare il punto d'impatto e ricostruire in ogni particolare la dinamica dell'incidente. (ANSA)

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