Molto commovente la visita di mons. Santo Marcianò, arcivescovo di Rossano all’obitorio del nosocomio cittadini dove sono state composte le salme dei sei rumeni morti nell’impatto con il treno lungo la strada ferrata. “Nella settimana in cui abbiamo celebrato la Giornata mondiale per le vittime della strada, la comunità diocesana di Rossano-Cariati si stringe, nella commozione e nella preghiera, attorno ai fratelli rumeni le cui vite si sono bruscamente interrotte mentre, ieri sera, rientravano dopo una giornata di duro lavoro. Si è trattato di un tragico incidente, ma il nostro pensiero – ha detto mons. Marcianò - non può non andare alle condizioni disumane in cui, troppo spesso, tanti stranieri ospiti della nostra terra si trovano a vivere e a lavorare, e che mettono in serio pericolo il loro equilibrio, la salute e la loro stessa vita. Mentre affidiamo alla bontà infinita di Dio le sei vittime e le loro famiglie, già provate dalla sofferenza della separazione e ora sconvolte dal dolore di questo grande lutto, preghiamo con tutte le forze perché eventi del genere non abbiano ancora a ripetersi. Per questo, vorremmo chiedere ai datori di lavoro di non piegarsi più alla logica della disonestà e dello sfruttamento, che porta a ridurre esseri umani a condizioni di moderna schiavitù; vorremmo chiedere alle Istituzioni di vigilare attentamente affinché venga rispettata la legalità anche in questo campo e, al contempo – com’è loro compito inderogabile -, di farsi carico della dignità e delle sorti di tutti i cittadini, soprattutto gli indigenti, gli stranieri e i più disagiati. E vorremmo chiedere a tutti i cittadini di difendere con convinzione la giustizia e la stessa dignità di questa nostra terra, denunciando con forza ogni irregolarità di cui siano a conoscenza e, non ultimo, aprendo le porte, la mente e il cuore all’accoglienza, alla condivisone e alla solidarietà, semi di speranza e di pace per costruire il presente e il futuro di una società veramente umana”. La diocesi di Rossano-Cariati, assieme alla comunità Ortodossa Rumena, si prepara a condividere la preghiera per le povere vittime in una liturgia la cui data sarà stabilita dopo la consegna delle salme da parte dell’autorità giudiziaria.