Doveva essere il giorno della ripartenza della centrale del Mercure .Oltre trecento tra rappresentanti sindacali di Flaei-Cisl, Filtcem-Cgil, Uilcem-Uil, lavoratori dell'indotto, della centrale, della filiera del legno e dei Comitati per la Riattivazione della Centrale Enel del Mercure e Si Mercure si erano riuniti per l’approvazione della delibera sulla ripartenza della centrale Enel a fonti rinnovabili del Mercure, e invece tutto è stato rinviato a domani pomeriggio a causa della contestazione da parte di un gruppo di ambientalisti, contrari alla riattivazione della centrale che non ha consentito lo svolgimento dei lavori. Un atteggiamento definito in una nota diffusa dai due comitati pro-centrale “incivile e a tratti violento che non hanno mai smesso di insultare e urlare contro il Presidente dell'Ente Parco e contro chiunque cercasse di prendere la parola. Questo atteggiamento antidemocratico – prosegue la nota - ha causato non solo il rinvio della riunione della Comunità ma anche il fatto che l'incontro non sarà più aperto a chiunque intenda partecipare. Prevederà delle restrizioni. Un attacco al regolare e democratico svolgimento di una riunione e una mancanza di rispetto per le Istituzioni e per tutti gli oltre trecento favorevoli alla riattivazione della centrale che civilmente avevano deciso di dare un segno tangibile di quanto le popolazioni della Valle tengano alla riapertura dell'impianto Enel al confine tra la Calabria e la Basilicata e che dà lavoro a 300 persone”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia