Il processo Marlane, sui veleni dello stabilimento tessile che hanno provocato un centinaio di morti più decine di malati per neoplasie tra i lavoratori a causa della mancanza di misure di sicurezza, in corso nel tribunale di Paola rischia di essere inutile. A fronte del numero elevato di testi la calendarizzazione delle udienze è inadeguata e si corre il rischio che i reati contestati cadano in prescrizione perché alla conclusione del processo si potrebbe arrivare tra dieci anni. E’ l’allarme lanciato dai legali di parte civile che chiedono che venga incrementato il numero delle udienze e potenziati gli organici. Il processo per la morte dei lavoratori dello stabilimento tessile di Praia a Mare, chiuso ormai da tempo, a cui si è giunti dopo 10 anni di inchieste, archiviazioni e riaperture di indagini e che vede 13 imputati per omicidio colposo tra cui i vertici della Marzotto e alcuni responsabili di reparto, prevede l'interrogatorio di 1.309 testi. I legali hanno avanzato una formale richiesta ai giudici del tribunale ed alla Procura della Repubblica di Paola ed alla Procura generale di Catanzaro. “Nell'udienza del 28 settembre scorso il collegio giudicante ha emesso una ordinanza – sottolineano i legali di parte civile - con la quale "formulava calendario delle udienze di trattazione in numero di due mensili, precisamente 12 e 26 ottobre , 9 e 23 novembre, 7 e 21dicembre. Nel corso dell'udienza del 28 settembre scorso è stato possibile sentire un solo teste e nel corso dell'udienza del 12 ottobre altri quattro. Ne consegue che a voler ritenere possibile sentire cinque testi ad udienza per due udienze al mese, la trattazione del processo durerà per circa10 anni. Ciò comporterà l'estinzione dei reati per prescrizione prima della sentenza e quindi l'inutilità della trattazione stessa del processo. Appare doveroso chiedere la rivisitazione del calendario, la riorganizzazione delle udienze magari con fissazione di udienza anche di sabato e lunedì, ed un potenziamento degli organici, al fine di evitare la celebrazione d'un processo completamente inutile".
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