"Assicuro un ricordo nella preghiera per le popolazioni della Basilicata e della Calabria che hanno subito un terremoto nei giorni scorsi". Lo ha affermato Benedetto XVI al termine dell'Angelus, durante il saluto ai pellegrini di lingua italiana, esprimendo così la sua vicinanza ai terremotati dell'area del Pollino.
La paura si è ormai trasformata in psicosi tra la popolazione del Pollino a causa dello sciame sismico che ha raggiunto l'apice nella notte tra giovedì e venerdì scorsi con la scossa di magnitudo 5. Dalla mezzanotte scorsa ci sono state 12 scosse, la più forte delle quali alle 11.13 di magnitudo 3.2.
Sono in molti tra gli abitanti dei centri interessati dallo sciame sismico che si rifiutano ancora di fare rientro nelle loro case e che preferiscono dormire in auto. Solo a Mormanno sono stati oltre 500 a fare questa scelta. "Abbiamo ancora troppa paura - ha detto uno di loro - e fino a quando questa situazione non sarà del tutto superata continueremo a dormire in auto. I disagi che ne derivano rappresentano un problema secondario rispetto a quello principale: il terrore di dormire in case che potrebbero crollare a causa di una scossa più forte, seppellendo noi ed i nostri figli".