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Pollino, ancora scosse
500 dormono in auto

protezione civile mormanno

Una situazione che si fa sempre più grave e che ha indotto oggi Papa Benedetto XVI a rivolgersi, all'Angelus, alle popolazione colpite dal sisma per esprimere loro la sua vicinanza. "Assicuro un ricordo nella preghiera - ha detto il Pontefice - per le popolazioni della Basilicata e della Calabria che hanno subito un terremoto nei giorni scorsi". La paura della popolazione, a Mormanno così come negli altri centri della Calabria e della Basilicata interessati dallo sciame sismico, si è ormai trasformata in panico e psicosi collettiva. Alle tante persone che da quando sono iniziate le scosse hanno deciso di non dormire più nelle loro case, trovando rifugio in gran parte nelle loro auto, si sono aggiunte le molte altre che hanno adottato lo stesso comportamento dopo la scossa di magnitudo 5. Ancora la scorsa notte soltanto a Mormanno le persone che hanno dormito nelle loro auto sono state più di cinquecento. Ed a queste vanno aggiunte le circa 50 che hanno utilizzato il centro d'accoglienza allestito dal Comune in una palestra scolastica, che fino a ieri era rimasta deserta. Si tratta delle persone che vivevano nelle 17 case che sono state dichiarate inagibili e di altre che si rifiutano, ancora oggi, di dormire nelle loro abitazioni, nel timore che possano crollare per una nuova, più intensa scossa. Il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, che ha ricevuto i complimenti del Capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, per il suo instancabile sostegno alle popolazioni terremotate, oltre che per la sua attività divulgativa sulle regole di comportamento da adottare in caso di terremoto, ha commentato positivamente la presenza delle prime persone nel Centro d'accoglienza allestito dal Comune. "E' un dato - ha detto Armentano - che ci conforta perché dimostra che la gente si sta rendendo conto della necessità di vivere questa situazione con un approccio più consapevole. Non possiamo sapere se la scossa di giovedì notte rappresenti l'apice dello sciame sismico o se ci saranno altri terremoti più gravi. Ciò che è importante è mantenere da parte di tutti la massima allerta e la massima attenzione. Ciò che bisogna evitare sono, soprattutto, gli allarmismi perché sono proprio questi a creare la psicosi nella gente". Oggi nell'area interessata dal terremoto ha effettuato un sopralluogo il Capo dipartimento dei Vigili del fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca. Il prefetto ha incontrato alcuni amministratori locali ed i vigili che dalla sera del sisma stanno operando nell'area. La situazione degli sfollati è resa difficile anche dalle avverse condizioni meterologiche che si registrano da alcuni giorni in tutto il Pollino. Freddo e pioggia, ormai, imperversano rendendo sempre più difficile la situazione di quanti, o perché non possono o perché si rifiutano di farlo, non sono in condizione di rientrare nelle loro case.

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