A Mormanno, uno dei centri più colpiti dal sisma, è calata la notte. In molti hanno paura di rientrare a casa e hanno deciso di dormire nelle macchine o nei punti di ristoro che la Protezione Civile Regionale sta approntando, chi ha potuto si è trasferito alle case al mare o presso parenti e amici. “Al momento – ci dice – Mimmo Pappaterra, presidente del Parco del Pollino che tra l’altro abita a Mormanno e che dalla notte scorsa sta coordinando con le altre istituzioni le operazioni di intervento presso il COM allestito nell’ospedale – ci sono due fronti aperti: quello degli edifici pubblici, in particolare le scuole che non dovrebbero però riservare sorprese perché gli edifici sono stati ristrutturati di recenti e quello, ben più preoccupante dell’ospedale. Dopo l’evacuazione sono iniziate le verifiche dei tecnici, ancora in corso. Quella del presidio sanitario è una questione molto rilevante sia perché Mormanno è diventato un centro di riferimento per la lungodegenza sia perché comunque, anche nell’immediato c’è bisogno di un presidio per l’emergenza sanitaria. Anche per quanto riguarda le abitazioni private – sottolinea Zappaterra – sono in corso le verifiche. Sono decine le abitazioni del centro storico, in particolare quelle alle spalle della cattedrale verso il Faro Votivo, danneggiate e che saranno dichiarate inagibili. Sono evidenti forti segni di cedimento. Mi preme sottolineare – continua Mimmo Pappaterra – che nonostante il nostro sia un territorio periferico la risposta delle istituzioni e della macchina della Protezione Civile è stata immediata ed efficace. Un ringraziamento al prefetto di Cosenza,Raffaele Cannizzaro, che un ora dopo il sisma era già qui con noi a seguire la situazione insieme al comandante provinciale dei carabinieri il col, Ferace. Ma un grazie e un plauso agli uomini della protezione civile, delle forze dell’ordine, ai volontari, ma anche ai cittadini che hanno risposto con compostezza ad un evento cosi allarmante e drammatico”.