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“Giallo” paternità
svelato dal Dna

indrieri e de marco

Barbara Indrieri non era la figlia naturale di Aldo De Marco, l’elettrotecnico responsabile dell’uccisione di Domenico Presta, 22 anni, avvenuta nel gennaio del 2011 a
Spezzano Albanese. Gli accertamenti disposti dalla procura antimafia di Catanzaro per fugare i dubbi nati dopo la strage di San Lorenzo del Vallo del 16 febbraio 2011, costata la vita alla ragazza e alla madre, Rosellina, e culminata nel ferimento del fratello, Sylos, avrebbero dato esito negativo. L’accanimento mostrato dai sicari nei confronti della povera Barbara, inseguita sul balcone dell’abitazione in cui risiedeva e finita con un colpo alla testa, insieme con certe malevole “voci” circolate in paese dopo il fatto di sangue, avevano fatto pensare a uno scenario apparso adesso privo di fondamento. Domenico Presta, era figlio del boss Franco, e s’era perciò ipotizzato che in risposta alla morte dell’amato congiunto, l’ex superlatitante avesse ordinato l’eliminazione della figlia naturale dell’omicida Aldo De Marco che, dopo l’uccisione del giovane, era stato arrestato dai carabinieri e quindi non poteva più essere punito. La pista investigativa – se dovessero essere confermati ufficialmente i risultati dell’esame del Dna – si rivelerebbe tuttavia non veritiera.

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