E' arrivato l'iPhone 5 in Italia: da mezzanotte è partita la notte bianca nei negozi dei principali operatori Tlc, mentre dalla 8 di oggi il nuovo melafonino sarà disponibile negli Apple Store del nostro paese. Una lunga veglia diventata oramai un rito per i fan di tutto il mondo, in alcune città italiane sono partite le prime code. E a poche ore dall'arrivo del nuovo smartphone di Cupertino, in rete serpeggia il malcontento sui prezzi che da noi sono più alti e sui nuovi connettori.
Riguardo la notte bianca, Vodafone, Telecom e 3 Italia a partire da mezzanotte hanno aperto i loro punti vendita in molte città. In particolare, Telecom Italia apre i suoi negozi in 15 città, a Genova, Napoli, Bari, Palermo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Milano, Pescara, Roma, Salerno, Torino e Verona. L'apertura notturna dei negozi Vodafone avviene invece in 29 città.
E 3 Italia apre ben 800 punti vendita, 300 più che in occasione del lancio del precedente 4S, in ben 460 comuni. Come al solito le offerte contrattuali sono tante, basta recarsi in questi punti vendita e scegliere quella più adeguata alle proprie esigenze Invece, i prezzi dell'iPhone 5 svincolato da contratto, non sono ancora ufficialmente pubblicati su Apple.it (la pagina dovrebbe essere aggiornata tra qualche ora); né vengono comunicati chiamando il numero clienti indicando sul sito. Ufficiosamente però sono trapelati sul web quelli di una compagnia tlc, svincolati da contratto telefonico e quindi riferiti al solo iPhone 5. Si parte da 729 euro per il modello base da 16 Gb, per passare a 839 euro per il modello da 32 Gb e si chiude con il modello di fascia alta, il 64 Gb, che sfiora i mille euro, esattamente 949. Prezzi che in alcuni casi si avvicinano a 100 euro in più rispetto a quelli del 4S, il modello immediatamente precedente (da 16 Gb 659 euro; da 32 Gb 799 euro; da 64 Gb 899 euro) e a 50 euro rispetto allo stesso iPhone 5 già in vendita in Francia e Germania.
Una tendenza di Apple in atto da diversi anni giustificata con l'Iva più alta nel nostro paese e la tassa dell'equo compenso. Per Maurizio Garbin, analista di mercato per Altroconsumo, interpellato da Wired.it si tratta invece di una strategia commerciale perché in Italia "il comparto della telefonia è l'unico che regge e Apple può permettersi prezzi più alti da noi rispetto a Francia e Germania". Oltre ai prezzi, altre lamentele stanno accompagnando l'uscita dell'iPhone 5. Una - non proprio riferita al dispositivo - riguarda il pasticcio delle mappe (é dovuto all'aggiornamento di iOS 6 e riguarda anche i vecchi modelli). L'altra investe il cambio dei connettori: se da una parte il nuovo Lightning è più piccolo (80% in meno di quello vecchio), dall'altra parte costringerà gli utenti ad acquistare appositamente un adattatore per le periferiche attualmente sul mercato. Una decisione che anche l'Anec, l'organizzazione che tutela i diritti dei consumatori in Europa, ha duramente criticato.