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"Regione Calabria
vuole affossare
terme"

"A questo punto la volontà della Regione Calabria di azzerare il sistema termale appare evidente:" è quanto ha affermato il presidente di Federterme/Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci subito dopo l'emanazione del decreto che ha fissato i tetti di spesa termale per l'anno 2012. "Dopo essersi sistematicamente ed immotivatamente sottratta ad ogni forma di confronto, e dopo aver fornito alcune aperture solo a parole - ha spiegato Jannotti Pecci - la struttura commissariale ha partorito un provvedimento tecnicamente censurabile, ricomprendendo in via definitiva i ticket pagati dai cittadini nel budget di ciascuna struttura che, a questo punto, non può che intendersi calcolato su dati evidentemente falsati, considerato che, fino allo scorso anno, gli stessi importi erano stati considerati su uno storico al netto del ticket, in linea con quanto accade in tutte le altre Regioni". Per Jannotti Pecci, inoltre, "la Regione Calabria non ha tenuto in alcun conto la capacità del sistema termale di rendersi attrattore di risorse finanziarie da parte di cittadini provenienti da altre aree del Paese (circa 1,5 milioni di euro, infatti, vale, ad oggi, la mobilità attiva per cure termali) e la recente legge sulle incentivazioni per le terme, con una dotazione poco più che simbolica, appare, alla luce dei fatti, come un tentativo della politica di lavarsi la coscienza". "Quello che conta, invece, è che le imprese saranno costrette ad una chiusura anticipata della stagione - ha concluso il presidente di Federterme - accentuando le tensioni occupazionali già esistenti nel comparto per effetto della crisi, in un territorio come quello calabrese, dove di tutto c' bisogno, tranne che di alimentare ulteriormente il disagio sociale. Per parte nostra, nel rinnovare le nostre numerose richieste di incontro, valuteremo insieme agli associati le iniziative da assumere, anche sul versante legale".(ANSA)

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